I pavimenti rappresentano una delle superfici più estese in una casa, assieme ai muri ed ai soffitti. Va da sè che l’impatto in una abitazione, sia in relazione all’ambiente che al benessere delle persone, sia notevole.
Quali sono i criteri per scegliere un pavimento ecologico e biocompatibile?
- scegliere materiali naturali anziché sintetici e privilegiare quelli locali;
- tenere in considerazione le caratteristiche di riciclabilità del materiale e di rinnovabilità della fonte;
- valutare il contributo del materiale al risparmio passivo di energia;
- considerare l’impatto del materiale sulla qualità dell’aria domestica, a livello di tossicità, odori, radioattività e cariche batteriche.
Oltre alla tipologia del materiale, occorre prestare attenzione ai metodi di fissaggio e di installazione, come ad esempio l’utilizzo di collanti chimici e cementi, e alle sigillature e verniciature. Tutti questi elementi possono contenere componenti tossiche, come formaldeide e metalli pesanti, che vanno a minare la salubrità degli interni in cui si applica il materiale.
Il legno, il materiale ideale per ambienti vitali ed equilibrati
Utilizzato sia come materiale di finitura che da costruzione, il legno è il più versatile dei materiali ed il più intramontabile. Nel suo ruolo di veste per pavimenti risulta un materiale caldo e durevole, soprattutto se si opta per quello massello.
Le caratteristiche del legno sono rappresentate dall’ottima resistenza meccanica, il forte potere coibente, la grande igroscopicità e quindi la capacità di regolare l’umidità relativa degli ambienti , l’elevata temperatura superficiale.
Il legno è un materiale ecosostenibile: proviene da fonti rinnovabili, si può riciclare ed è biodegradabile. L’aspetto su cui prestare maggior attenzione è tutto ciò che va ad arricchire e completare questo materiale.
Vengono spesso utilizzai trattamenti chimici tossici, che fanno perdere al legno le sue caratteristiche trasformandolo in un materiale potenzialmente pericoloso per la salute e per l’ambiente.
Queste sostanze chimiche si trovano negli impregnanti per le pavimentazioni esterne, nei collanti e nelle vernici protettive ricche di formaldeide, solventi e altri prodotti di provata tossicità. Oltre a rappresentare un pericolo in fase di produzione ed applicazione per gli addetti, esse tendono a rilasciare composti organici volatili nei primi mesi dopo la posa e modificano le prestazioni del legno. Un esempio è rappresentato dalle vernici poliuretaniche per i pavimenti che vanno ad annullare le doti di igroscopicità del legno stesso.
L’alternativa biocompatibile, per rendere il pavimento più resistente e impermeabile, sta nello scegliere prodotti di derivazione vegetale o animale come l’olio di semi di lino, le resine di conifera, le essenze di agrumi, la cera d’api. Quest’ultima esalta il colore naturale del legno.
Se invece si vuole dare un altro colore al legno scelto si può optare per vernici naturali, oggi disponibili in commercio in varie aziende. Per fissare un pavimento in massello è consigliabile farlo a secco o mediante inchiodatura.